La ruminazione
Ruminazione
La ruminazione è un tipo di pensiero persistente e ripetitivo su un tema relativo a obiettivi o timori non risolti. Può essere costruttivo o controproducente a seconda che faciliti o ostacoli il raggiungimento dell’obiettivo o la risoluzione del problema. È una modalità di pensiero comune e talvolta utile, a tutti in alcuni momenti capita di ruminare, ed è un fenomeno che di solito ha breve durata perché permane fino al raggiungimento o all’abbandono dell’obiettivo.
In alcuni casi però la ruminazione può diventare patologia, ad esempio se gli obiettivi sono poco chiari o difficili da raggiungere, oppure se le domande che la persona si pone non hanno una reale risposta. È infatti tipica di persone perfezioniste o degli stati depressivi, in questi casi si focalizza spesso sull’umore negativo, nel tentativo di trovarne cause, significati e conseguenze.
Un altro problema che può portare a ruminare in modo patologico è il non conoscere delle strategie più funzionali che siano alternative alla ruminazione, in particolare risulta problematico l’utilizzo di uno stile di pensiero molto astratto.
Perché le persone ruminano?
La ruminazione sembra essere un’abitudine mentale che spesso viene appresa in infanzia ed è legata al modo in cui i genitori si rapportano con il bambino, o al fatto che in alcuni momenti nella vita della persona ruminare sia stato utile. Le abitudini sono comportamenti che si ripetono frequentemente e sono di solito innescate dal contesto, nel mettere in atto la ruminazione si innesca quindi un’associazione con il contesto in cui viene messa in atto e questo funge da innesco, ed è quindi fuori dal controllo della persona. Essendo un abitudine è spesso al di fuori della consapevolezza e dell’intenzionalità della persona.
Trattamento della ruminazione
Prima di iniziare il trattamento della ruminazione sarà necessario fare un’accurata valutazione per comprendere se il problema sia patologico o rientri nell’ambito della normalità. Se emerge che la ruminazione è patologica si aiuterà il paziente ad essere più consapevole dei propri pensieri e distinguere la ruminazione utile da quella controproducente.
Quando il paziente riuscirà ad essere più consapevole della sua ruminazione si potranno individuare gli stimoli ambientali che fungono da innesco e, a seconda delle necessità si interverrà modificando l’ambiente ed il comportamento, modificando lo stile di pensiero rendendolo più concreto, migliorando al concentrazione o la compassione.
In alcuni casi la ruminazione viene messa in atto per evitare determinate situazioni o sensazioni, in questi casi si dovrà intervenire anche sugli evitamenti.
Conclusione
In conclusione, chiedere aiuto a uno psicologo quando si sperimenta la ruminazione è fondamentale per interrompere il ciclo di pensieri inutili e dannosi. Lo psicologo può guidare la persona a sviluppare maggiore consapevolezza, individuare i fattori scatenanti e fornire strategie per affrontare i pensieri in modo più sano e produttivo. Intervenire tempestivamente aiuta a prevenire che la ruminazione influisca negativamente sulla qualità della vita, migliorando il benessere emotivo e riducendo il rischio di sviluppare problematiche come la depressione o l'ansia. L'approccio terapeutico permette di riconoscere i meccanismi disfunzionali e di acquisire gli strumenti per gestirli in modo efficace, promuovendo un pensiero più positivo e orientato alla soluzione.
Dr.ssa Valentina Bassi
Psicologa e Psicoterapeuta
E-mail: bassi.psicologa@gmail.com
Tel: 351 5460735
Bibliografia parziale:
Watkins, E. R. (2016). La terapia cognitivo comportamentale focalizzata sulla ruminazione per la depressione. Erikson.