Valentina Bassi
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Stress
Stress e Nervosismo
Definizione di stress
Lo stress è uno stato di attivazione che si presenta quando le persone devono fronteggiare situazioni che ritengono minacciare il loro benessere fisico o psicologico. Può essere causato non solo da eventi negativi, ma anche da eventi positivi, nella scala degli eventi di vita di Holmes e Rahe infatti uno degli eventi  più stressanti è il matrimonio.

Ci sono però due tipi di stress: l’Eustress è uno stress fisiologico, è positivo ed indispensabile alla vita. È causato da stimolazioni ambientali costruttive ed interessanti (ad esempio iniziare un nuovo lavoro) che generano in noi il desiderio di superare una sfida e raggiungere un obiettivo.  Diversa è la situazione del distress, lo stress negativo, che  provoca disagio (percepito sia a livello fisico che psicologico), in cui l'umore tende ad abbassarsi, si sperimenta un sentimento di sconforto, sono presenti ansie per il futuro ed intense paure nel presente.
 
Secondo Lazarus e Folkman la misura in cui una situazione è stressante cambia da persona a persona. Infatti gli autori ritengono che lo stress si manifesti quando la risposta ad una situazione necessita di risorse superiori a quelle che l’individuo possiede. Le persone di fronte ad un evento farebbero quindi una valutazione delle proprie risorse ed una valutazione della situazione per capire se le risorse che possiede sono sufficienti per farvi fronte. Si può far fronte allo stress utilizzando diverse strategie di coping; alcune prevedono di concentrarsi sul problema e cercare soluzioni, altre sulla gestione delle proprie emozioni ed altre sull’evitamento (cioè il tentativo di ignorare il problema). Non c’è una strategia migliore di un’altra in generale, ma ce ne sono di più o meno adatte ad una specifica situazione. Lo psicologo in queste situazioni può utilizzare diverse tipologie di intervento, può attuare interventi per lo sviluppo di abilità per apprendere adeguate strategie di gestione degli eventi stressanti e insegnare tecniche di rilassamento, può sviluppare progetti di prevenzione per evitare che lo stress prolungato causi effetti più gravi o può attuare interventi di sostegno psicologico nel caso in cui il periodo di stress sia limitato, per aiutare le persone a superare questo momento.
Ansia
Definizione di nervosismo
Il termine nervosismo è ormai entrato a far parte del nostro vocabolario quotidiano, ma questa parola ha un significato ben preciso; è uno stato emotivo che presenta due particolari caratteristiche ricorrenti: l’ipersensibilità a certi stimoli e l’eccessiva risposta (comportamentale, mentale e fisica) a tali stimoli. È una condizione di irritabilità e di tensione nervosa. Questo stato è spesso associato a depressione, ansia, paura, stress, attacchi di panico, oppure a tipologie di personalità specifiche.
La persona nervosa mette in atto, magari in maniera involontaria, gesti o movimenti improvvisi, automatici, ripetuti o stereotipati (soprattutto con mani, piedi e viso). Solitamente, anche gli occhi tradiscono uno stato di forte nervosismo, rimanendo sempre vigili e attenti al benché minimo stimolo esterno. Si può assistere anche a risposte eccessive di altro tipo, come ad esempio attacchi di rabbia, sudorazione o tremore eccessivo, crisi di pianto improvviso, risate eccessive o immotivate.
Molto spesso, chi soffre di nervosismo tenta invano di tenere nascosto il proprio stato, soprattutto in situazioni sociali. Questo non ne facilità la risoluzione, al contrario tende ad aumentare la tensione emotiva e ad accentuare quelli che sono i sintomi già presenti.

Conseguenze del nervosismo
Ci possono essere ripercussioni a livello fisico e sociale, come:
 
  • Danni al sistema neurovegetativo, favorendo la comparsa di sintomatologie come palpitazioni, tachicardia, iperventilazione, ecc.;
  • Conseguenza a livello gastrointestinale, facilitando lo sviluppo di disturbi come acidità di stomaco, gastrite, ulcera, cattiva digestione, meteorismo, colon irritabile, ecc.
  • Nella sfera delle relazioni sociali può agire sulle capacità di comunicazione verbale e non verbale (ad es., la persona molto nervosa utilizza risposte telegrafiche, per lo più monosillabi, non articola particolarmente le proprie frasi e può compiere gesti eccessivamente enfatici e che appaiono poco naturali all’interlocutore);
  • Le capacità decisionali della persona ne risentono, poiché questa tende a mettere sempre più spesso in dubbio la propria razionalità e le proprie valutazioni;
  • La memoria e la concentrazione possono essere fortemente influenzate dal nervosismo, anche a causa del peggioramento della qualità del riposo e ad una diminuzione delle ore di sonno.          

A causa della gravi conseguenze che questo stato può avere, soprattutto se la situazione non è occasionale, ma costante, è importante rivolgersi ad un professionista per imparare a gestirlo e migliorare la propria qualità di vita.
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