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Stress lavorativo legato alle tecnologie digitali, come prevenirlo

Psicologa Valentina Bassi
Pubblicato da Valentina Bassi in Psicologia del lavoro · 29 Febbraio 2024
Tags: Technostress
Stress lavorativo legato alle tecnologie digitali, come prevenirlo
 
Nell’articolo su Tecnologia e stress lavorativo abbiamo visto come l’utilizzo delle tecnologie possano avere effetti positivi sul lavoro, ma possano anche essere fattori di grande stress se utilizzati in modo scorretto e soprattutto quando interferiscono con la vita privata e causano continue interferenze. Andiamo quindi a vedere come si può ridurre questo rischio.

 
Riferimenti normativi
 
È bene ricordare che in Italia, come in altri paesi europei, il diritto alla disconnessione dal lavoro è regolato dalla legge (Legge 61 del 2021) perché il tempo di riposo dal lavoro è un momento di cui abbiamo bisogno per poter svolgere i compiti in maniera efficace.
 
Il technostress è riconosciuto considerato una malattia professionale e le organizzazioni devono quindi fare una valutazione del rischio per prevenirlo. È opportuno anche fare ai lavoratori corsi di formazione sul tema.
 
Purtroppo il fatto che ci sia una legge non è sufficiente, sono molte le organizzazioni che nonostante questo continuano a contattare i dipendenti fuori dall’orario di lavoro e spesso sono quindi lai voratori stessi a dover prendere l’iniziativi per riuscire a disconnettersi e ridurre lo stress.
 
Strategie di prevenzione
 
Un aspetto fondamentale è bilanciare vita privata e lavoro, questo può essere fatto individuando e modificando i comportamenti che risultano deleteri rispetto all’utilizzo digitale nel quotidiano. Può essere utile utilizzare canali di comunicazione diversi per la vita privata e lavorativa, ad esempio utilizzare app diverse, in modo tale da poter individuare ancora prima di leggere i messaggi a quale contesto appartengono potendo così ignorare le comunicazioni lavorative fuori dall’orario di lavoro.
 

È importante ricordare che il nostro comportamento digitale influisce sulle aspettative di coloro con cui interagiamo, i quali interagiscono sulla base delle aspettative costruite sui nostri comportamenti precedenti. Ad esempio, se noi siamo soliti scrivere mail di lavoro ai nostri colleghi durante il weekend , loro si aspetteranno di poterle inviare a noi e che noi risponderemo. È fondamentale quindi modificare i nostri comportamenti in modo tale da non creare aspettative sbagliate negli altri.
 
È bene quindi utilizzare strategie di comunicazione efficaci, è infatti vero che in un click possiamo metterci in contatto con molte persone, questo velocizza le comunicazioni, ma se queste non sono efficaci ci porteranno ad avere molte risposte che possono a loro volta richiedere una risposta portando ad una difficoltà nella gestione delle interazioni.
 

Talvolta questo può non essere sufficiente perché a causa delle modalità utilizzate dai datori di lavoro non tutti hanno la possibilità di disconnettersi, in questo caso il lavoratore dovrebbe fare un’attenta valutazione delle reali possibilità i disconnettersi e delle conseguenze che questo può portare. Talvolta è necessario anche un intervento da parte delle organizzazioni stesse che dovrebbero chiarire i ruoli e gli obiettivi di ogni lavoratore per ridurre i conflitti all’interno dell’azienda e stabilire i compiti che spettano o meno al lavoratore, soprattutto se l’azienda sta vivendo una fase di cambiamento. Le aziende possono anche favorire un digital detox, cioè dei momenti e luoghi in cui non sono utilizzate le tecnologie, questa è una strategie che può utilizzare anche il lavoratore fuori dall’orario di lavoro e in questo possono aiutare anche degli applicativi digitali.  
 

Tra i gesti che può fare il lavoratore c’è anche una valutazione rispetto a come gestisce il tempo, cercando dei modi per gestirlo in maniera più efficace per non dover portare a casa parte del lavoro.
 
È bene anche costruire sul posto di lavoro delle buone relazioni, è importante valutare la qualità di queste relazioni perché spesso la comunicazione tramite le tecnologie porta a costruire un grande numero di relazioni, ma di scarsa qualità che causano quindi uno stress per il fatto di dover interagire con molte persone, ma pochi vantaggi a livello di supporto nel lavoro e nella gestione dello stress.
 
È importante che il lavoratore costruisca chiari confini tra vita privata e lavorativa, in questo lo può aiutare utilizzare tecniche di meditazione, come la mindfulness, che lo aiutino a stare nel momento presente, concentrandosi pienamente su questo e impedendo al lavoro di distrarlo nella vita privata.
 

Conclusioni
 
Le strategie qui elencate possono essere molto utili per aiutare i lavoratori a ridurre lo stress legato alle tecnologie, ma non sempre è facile metterle in pratica, soprattutto se le difficoltà sono legate a mancanza di autoregolazione o problemi nella vita quotidiana. Oltre a questo talvolta non è possibile mettere in atto alcune delle strategie a causa delle modalità utilizzate dai datori di lavoro, ma non bisogna scoraggiarsi, è sempre possibile ridurre lo stress, se non si riesce da soli è utile chiedere l’aiuto di un professionista e iniziare un percorso psicologico che aiuti a raggiungere questo obiettivo.



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