Assertività, cos’è e perché è importante
Assertività, cos’è e perché è importante
Definizione
L’assertività è la capacità di esprimere le proprie emozioni
e opinioni in modo chiaro ed efficace, senza prevaricare né essere prevaricati.
Il comportamento assertivo si esprime attraverso la capacità di utilizzare lo
stile relazionale e le modalità di comunicazione più adatte in base al contesto
in cui ci si trova e al proprio obiettivo. Non esiste quindi una risposta che
può essere definita assertiva in modo assoluto, ma va valutata in base alla
situazione e allo scopo e uno stesso comportamento in situazioni diverse
potrebbe essere valutato più o meno come assertivo.
L’obiettivo della comunicazione assertiva è ridurre le
proprie componenti aggressive e passive per arrivare ad una relazione equa e
rispettosa di sé e dell’altro. Un aspetto importante da tenere in
considerazione è che l’assertività si esprime anche attraverso il comportamento
non verbale.
Il comportamento assertivo implica l’onesta espressione dei
propri bisogni, desideri, emozioni e opinioni, con un adeguamento coerente con
la situazione. Per essere assertivo il comportamento deve essere espresso senza
provare particolare imbarazzo, senso di colpa o rabbia e deve essere coerente
con i propri obiettivi.
Per essere assertiva la persona deve quindi avere ben chiaro
il suo obiettivo, agire per ottenerlo rispettando i diritti degli altri, senza
sentirsi in colpa e mantenendo una buona opinione di sé, anche nel caso in cui
l’obiettivo non sia raggiunto. Il comportamento assertivo è quindi il risultato
di una scelta consapevole.
Perché è importante comportarsi in modo assertivo?
La persona assertiva è pronta a riconoscere i propri
diritti, ma anche quelli degli altri, ascoltare il loro punto di vista ed
esprimere il proprio, mantenendo il rispetto nei confronti dell’altro. Questo
la porta ad usare la negoziazione per risolvere gli eventuali conflitti in cui
si può trovare.
Esprimendo i suoi bisogni ed emozioni è inoltre più
probabile che la persona assertiva ottenga ciò che desidera e faccia rispettare
i suoi diritti.
Ci sono però alcune situazioni in cui è più difficile essere
assertivi, quando non riusciamo ad essere assertivi si tende ad avere uno stile
prevalentemente passivo o aggressivo.
Il comportamento passivo è tipico di quando non si riesce ad
esprimere le proprie opinioni o i propri sentimenti, si ritengono gli altri
migliori e si teme il loro giudizio. Si fatica a rifiutare le richieste, si
tende a sottomettersi al volere altrui, si fatica a fare proposte e prendere
decisioni e pertanto difficilmente si riesce a soddisfare i propri bisogni e
desideri.
Un individuo passivo non difende i propri diritti, non
esprime bisogni, pensieri e opinioni, è condizionato e influenzato dagli altri,
tende a subire e ha un’elevata ansia sociale.
Il comportamento aggressivo è invece tipico di quando si
tende a soddisfare i propri bisogni prevaricando l’altro, si ritiene di essere
sempre nel giusto, si da la colpa ad altri per i propri errori e si è
irremovibili rispetto alle proprie posizioni.
La persona aggressiva lascia poco spazio all’altro, non ammette
di avere sbagliato, non è interessato, non rispetta i bisogni, le opinioni, i
desideri e le emozioni dell’altro, è ostile e imprevedibile.
Queste modalità possono anche mescolarsi nei comportamenti
aggressivo-passivo, passivo-aggressivo e può diventare anche manipolativo.
Cause dei comportamenti passivi e aggressivi
Il non riuscire a mettere in atto un comportamento assertivo
può essere legato alla mancanza di conoscenza dei propri diritti assertivi, ad
una mancanza di autostima , questa è legata all’idea che abbiamo di noi in
termini di valore e ruolo, insieme al grado di fiducia nelle proprie capacità
influisce sullo stile di relazione con gli altri e determina il modo prevalente
di agire in maniera assertiva, passiva o aggressiva.
I comportamenti non assertivi possono essere dovuti anche a
pensieri disfunzionali rispetto alla situazione che ci portano ad interpretarla
in modo scorretto. Comportarsi in modo assertivo vuol dire anche pensare in
modo assertivo.
Infine le difficoltà nell’essere assertivi possono essere
legate a carenze nelle abilità sociali che portano a non sapere quale sia il
modo corretto comportarsi nei diversi contesti.
Conclusione
È evidente dalla descrizione dei diversi tipi di
comportamento come quello assertivo sia più vantaggioso per la persona e anche
per i suoi interlocutori, permettendo non solo di ottenere più spesso ciò che
si desidera, ma anche mantenendo buone
relazioni sociali.
Se ci si accorge che le proprie modalità di comportamento
sono prevalentemente passive o aggressive e provocano sofferenza può essere
utile rivolgersi ad uno psicologo e intraprendere un percorso per migliorare le
proprie abilità assertive individuando e lavorando poi sui fattori che
impediscono di esprimerle.
Bibliografia:
Assertività e training assertivo. Teoria e pratica per
migliorare le capacità relazionali dei pazienti. A cura di Baggio, F. (2013).
Milano, Franco Angeli.