Effetto pigmalione: come ciò che gli altri pensano di noi può influenzarci senza che ce ne accorgiamo
Effetto pigmalione: come ciò che
gli altri pensano di noi può influenzarci senza che ce ne accorgiamo
Ho già parlato precedentemente delle profezie che si auto avverano, in questo articolo mi
concentrerò su come questo effetto è stato studiato e sull’ effetto che questo
può avere sulle persone.
La ricerca
Uno dei principali studi su questo tema è quello di
Rosenthal del 1965 sull’effetto Pigmalione, detto anche profezia che si auto
avvera, che mostra come ciò che gli altri pensano di noi può influire sul
nostro futuro. L’esperimento mostra infatti come le aspettative degli insegnanti
possano indurre risultati positivi o negativi negli alunni. A delle maestre
viene detto che in base ad un test (che in realtà è inventato) alcuni dei loro
alunni risultano più promettenti, altri meno. Gli alunni definiti promettenti
erano stati scelti in modo del tutto casuale, ma un anno dopo questi bambini
mostravano realmente punteggi più alti ai test di intelligenza rispetto ad
altri. Questo probabilmente avveniva perché gli insegnanti riponevano più
fiducia in questi alunni e nelle loro capacità, portandoli a spiccare rispetto
agli altri. Tutto questo è stato fatto però in modo del tutto inconsapevole
dagli insegnanti che erano stati istruiti a trattare tutti gli alunni allo
stesso modo e dichiaravano di aver seguito questa regola.
Come questo effetto può
influenzarci
È evidente da questa ricerca come le profezie possano
danneggiarci o favorirci, provocando circoli viziosi che innescano
comportamenti sulla base di ciò che pensano gli altri e portandoci a giudicarci
di conseguenza. Le aspettative possono avere effetti negati anche se sono
positive soprattutto nel caso in cui siano eccessive e portino la persona a
stressarsi per realizzarle, oppure se sono troppo ottimiste e portano a non
impegnarsi affatto causando un fallimento.
In alcuni casi però le profezie possono anche essere
sfruttate a nostro vantaggio, perché questo avvenga è necessario conoscere il
meccanismo con cui agiscono queste profezie, riuscire a comprendere quando
questo si attiva e ci porta a comportarci in modi che potrebbero avere effetti
negativi e comportarci invece come ci comporteremmo se fossimo certi che
succederà qualcosa di positivo. Questo comportamento “come se” quando viene
usato con costanza può portare a modificare le proprie rappresentazioni mentali
e anche i comportamenti.