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Conosciamo l’Amaxofobia, la fobia di guidare

Psicologa Valentina Bassi
Pubblicato da Valentina Bassi in Psicologia · 22 Novembre 2023
Tags: Amaxofobia
Conosciamo l’Amaxofobia, la fobia di guidare
Molte persone soffrono di una o più fobie, spesso queste non causano una compromissione della quotidianità, ma in alcuni casi possono invece essere un limite per la vita di tutti i giorni, questo è il caso dell’amaxofobia, la paura di guidare. Questa paura è molto diffusa, colpisce circa il 33% della popolazione, ma ha diversi livelli di gravità. La situazione più grave è quella in cui la persona non riesce assolutamente a salire in macchina e sicuramente questa è la situazione più invalidante, un’altra tipologia molto frequente è invece il timore di guidare in autostrada o riuscire a fare solo percorsi abituali per lo più brevi. Altre tipologie sono la paura di guidare da soli o al contrario chi vuole guidare esclusivamente da solo e non vuole portare altre persone con se, paura di guidare di notte o nelle gallerie.

Queste situazioni sono ben diverse da quelle in cui un lieve timore è considerata normale, come iniziare a guidare da soli per i neopatentati. La differenza è nel fatto che la fobia provoca una compromissione della quotidianità che le normali paure non provocano. Una fobia per essere definita tale deve durare almeno da 6 mesi, provocare stress e minare la vita sociale e lavorativa della persona. Anche situazioni meno gravi, per durata e livello di compromissione, meritano però un’attenzione clinica perché possono comunque causare un disagio e peggiorare progressivamente fino a diventare una vera e propria fobia.

Le origini della fobia
Il nome amaxofobia deriva dal greco amax, cioè carro. Si può sviluppare principalmente in due modi:
-          A causa di un esperienza traumatica direttamente avvenuta alla persona;
-          A causa dell’apprendimento dovuto all’ascolto di racconti che spaventano la persona o vedendo altre persone che sono spaventate dalla guida.
Si presentano quindi, in seguito a questi eventi, ansia e preoccupazione intense all’idea di dover guidare con sintomi psicologici e fisici (tachicardia, vertigini, sudorazione, affanno, ecc.). In seguito emergono i comportamenti volti a ridurre questi stati, che portano quindi ad evitare le situazioni che provocano la paura, questo però non porta alla sua riduzione, bensì all’aumento della paura.

In molti casi però questa fobia non ha uno sviluppo così lineare e può essere legata ad altri tipi di fobie, ad esempio all’agorafobia, cioè la paura di allontanarsi da luoghi familiari, oppure a disturbi d’ansia o da attacchi di panico. Può anche essere un sintomo di altri disturbi, come il disturbo ossessivo compulsivo.

Trattamento dell’ amaxofobia
Trattandosi di una fobia che risulta compromettere molto la vita quotidiana per la sua cura è necessario rivolgersi ad un professionista. La terapia più indicata è quella cognitivo comportamentale che agisce modificando i pensieri e le convinzioni disfunzionali che sostengono la paura portando la persona a disapprendere ciò che ha imparato sulla pericolosità della guida. Si arriva a questo risultato con la messa in discussione dei pensieri disfunzionali, la desensibilizzazione e le tecniche di rilassamento.



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