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Il paradosso della scelta

Psicologa Valentina Bassi
Pubblicato da Valentina Bassi in Psicologia · 12 Febbraio 2025
Tags: Paradossodellascelta
Il paradosso della scelta
Nella società moderna, la possibilità di scegliere è considerata una delle maggiori libertà che possiamo esercitare. Ogni giorno siamo circondati da numerose opzioni, dalle più semplici, come cosa mangiare o quale abito indossare, a quelle più complesse, come la carriera da seguire o la persona con cui condividere la vita. Sebbene l'idea di avere libertà di scelta possa sembrare vantaggiosa, diversi studi rivelano che, paradossalmente, un eccesso di opzioni può aumentare il nostro stress, la frustrazione e l’indecisione. Questo fenomeno è conosciuto come il "paradosso della scelta", un concetto che ha suscitato numerosi dibattiti tra esperti e che merita un'attenta riflessione.

La teoria di Schwartz
Il paradosso della scelta è stato introdotto dallo psicologo Barry Schwartz, il quale sostiene che un numero eccessivo di opzioni può ridurre il nostro benessere, piuttosto che migliorarne la qualità. Sebbene possa sembrare che più scelte ci consentano di prendere decisioni più soddisfacenti, in realtà, troppa disponibilità di alternative può generare confusione, frustrazione e indecisione. Quando ci troviamo di fronte a numerose opzioni, il processo decisionale diventa arduo. Anche se alla fine facciamo una scelta, possiamo provare un senso di insoddisfazione o rimpianto per le possibilità non esplorate.
Il paradosso della scelta si manifesta in vari aspetti della vita quotidiana. Un esempio comune riguarda l’acquisto di un prodotto. Se ci sono dieci opzioni simili, ci sentiamo più sicuri nella nostra scelta. Ma quando il numero di alternative aumenta drasticamente, ad esempio a cento, il nostro livello di stress cresce. Non è il numero delle opzioni a essere problematico in sé, ma il fatto che dobbiamo considerarle tutte, valutando pro e contro. Questo può farci provare un’ansia tale da rendere difficile scegliere. Inoltre, più scelte dobbiamo fare, maggiore è il rischio di commettere errori, e la paura di sbagliare può portarci a procrastinare o addirittura evitare di fare una scelta.
Un altro aspetto rilevante del paradosso della scelta è il "rimpianto post-decisione". Dopo aver preso una decisione, possiamo sentirci come se avessimo potuto fare una scelta migliore. Questo accade perché ci sono sempre altre opzioni che non abbiamo preso in considerazione e la nostra mente tende a concentrarsi su ciò che non abbiamo esplorato. Questo fenomeno è amplificato dalla convinzione che avere più libertà di scelta dovrebbe inevitabilmente portare a una scelta migliore, facendoci sentire insoddisfatti quando la nostra decisione non è all’altezza delle aspettative.
Inoltre, il paradosso della scelta è strettamente legato alla percezione del controllo. Avere molte opzioni può farci sentire più in controllo della situazione, ma quando non riusciamo a decidere, questa sensazione di controllo si trasforma in ansia, creando un circolo vizioso di indecisione. Sembra quindi che, piuttosto che il numero di opzioni, sia la nostra percezione del controllo che gioca un ruolo fondamentale nel determinare quanto siamo soddisfatti della nostra decisione.

Il ruolo di uno psicologo nell'affrontare il paradosso della scelta
Quando ci sentiamo intrappolati nel paradosso della scelta, il supporto di uno psicologo può essere cruciale per aiutarci a superare il blocco mentale e prendere decisioni più consapevoli. Uno psicologo può aiutarci a comprendere meglio le emozioni, i desideri e le paure che influenzano il nostro processo decisionale. Essere consapevoli di come il nostro stato emotivo incida sulla scelta è un passo fondamentale per imparare a navigare nel mare delle opzioni senza lasciarsi sopraffare.
In particolare, uno psicologo può aiutarci a ridurre il senso di inadeguatezza che spesso accompagna il paradosso della scelta, facendoci comprendere che non esiste una decisione perfetta. Ogni scelta comporta vantaggi e svantaggi, e accettare questa realtà può portarci a una maggiore serenità. Tecniche come la mindfulness o la terapia cognitivo-comportamentale possono essere utili per ridurre il rimuginio su tutte le alternative e concentrarsi su ciò che è veramente importante per noi.
Inoltre, uno psicologo può aiutarci a definire meglio i nostri valori e obiettivi, così da poter ridurre il numero di opzioni da considerare. Quando le scelte sono allineate con ciò che veramente desideriamo, il processo decisionale diventa meno stressante, perché sappiamo di fare ciò che è più in sintonia con il nostro benessere a lungo termine. Il supporto psicologico ci permette di scegliere con maggiore chiarezza, riducendo l’indecisione e aumentando la soddisfazione nelle scelte fatte.
Nel caso di decisioni particolarmente difficili, come quelle legate alla carriera, alla famiglia o alle relazioni, uno psicologo può anche aiutarci a esplorare le motivazioni sottostanti e a fare chiarezza sui conflitti interiori che potrebbero ostacolare la nostra decisione. Il supporto psicologico fornisce uno spazio sicuro per esplorare a fondo le opzioni senza giudizio esterno, favorendo una riflessione più autentica e consapevole.

Conclusione
Il paradosso della scelta dimostra che una maggiore disponibilità di opzioni non porta sempre a maggiore soddisfazione, ma spesso alimenta indecisione e ansia. In un mondo che ci offre infinite possibilità, è essenziale imparare a gestire questa libertà in modo sano, evitando di essere sopraffatti dalla paura di sbagliare o dal rimpianto per le scelte non fatte. Se ti senti bloccato in un ciclo di indecisione o sopraffatto dalle tue opzioni, un colloquio con uno psicologo può aiutarti a fare chiarezza e a prendere decisioni più consapevoli, allineate con i tuoi veri desideri e valori. Non affrontare questo processo da solo: un professionista può supportarti nel trovare serenità e controllo nella tua vita.

Bibliografia
-        Schwartz, B., The Paradox of Choice: Why More Is Less. HarperCollins, 2004.
-        Iyengar, S. S. & Lepper., M. R., “When Choice is Demotivating: Can One Desire Too Much of a Good Thing?” Psychological Science, vol. 6, no. 6, 2000, pp. 379–383.
-        Seligman, M., La felicità autentica. Rizzoli, 2003.



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