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Le fasi del cambiamento

Psicologa Valentina Bassi
Pubblicato da Valentina Bassi in Psicologia · 28 Febbraio 2025
Tags: Cambiamento
Le fasi del cambiamento
Il cambiamento è una costante della vita umana, ma spesso, nonostante le buone intenzioni, può risultare difficile e fonte di frustrazione. Che si tratti di smettere di fumare, cambiare abitudini alimentari o affrontare una nuova carriera, ogni processo di cambiamento comporta sfide emotive, comportamentali e psicologiche. Comprendere le fasi che accompagnano il cambiamento è fondamentale per orientarsi in questo processo. La teoria delle fasi del cambiamento proposta da Prochaska e DiClemente, conosciuta come modello transteoretico, è uno degli approcci più noti per comprendere come le persone affrontano il cambiamento. Un altro contributo importante è la teoria delle fasi del cambiamento di Miller e Rollnick, che si concentra sul cambiamento comportamentale, in particolare nell’ambito della psicoterapia. In questo articolo analizzeremo le fasi del cambiamento, il ruolo che uno psicologo può avere nel facilitare il cambiamento e come affrontare le difficoltà durante il processo di trasformazione.

Definizione delle fasi del cambiamento
La teoria delle fasi del cambiamento proposta da Miller e Rollnick descrive il cambiamento come un processo che si sviluppa in fasi progressivamente più complesse. Secondo questo modello, il cambiamento non avviene in modo lineare, ma è un processo dinamico che nasce dal conflitto interiore tra il desiderio di cambiamento e la resistenza. Le fasi principali del cambiamento, secondo Miller e Rollnick, sono:
  1. Precontemplazione: in questa fase, la persona     non riconosce di avere un problema o la necessità di cambiare. Non c’è     consapevolezza del cambiamento necessario e il comportamento indesiderato     continua senza essere messo in discussione. La resistenza è alta e la     persona potrebbe essere difensiva o rifiutare qualsiasi suggerimento di     cambiamento.
  2. Contemplazione: in questa fase, la persona     inizia a riconoscere il problema, ma è ancora indecisa su cosa fare. Si     riflette sulle possibili conseguenze del cambiamento, ma non c’è ancora un     impegno concreto. La persona oscilla tra i pro e i contro del cambiamento,     avvertendo confusione e ambivalenza.
  3. Preparazione: una volta presa la decisione     di cambiare, la persona comincia a pianificare le azioni concrete da     intraprendere. C’è una maggiore motivazione e impegno verso il     cambiamento, ma è necessario definire i passi pratici. La persona si     prepara mentalmente ad affrontare il cambiamento.
  4. Azione: questa fase segna il momento     in cui il cambiamento diventa concreto. Qui si verificano modifiche nei     comportamenti, nelle abitudini e nelle routine quotidiane. È una fase di     sperimentazione, in cui l’impegno è alto, ma le difficoltà possono essere     significative.
  5. Mantenimento: dopo aver compiuto il     cambiamento, la persona deve fare i conti con il mantenimento del nuovo     comportamento nel tempo. Questa fase è cruciale per evitare le ricadute e     consolidare il cambiamento a lungo termine. Si sviluppano strategie per     affrontare le situazioni che potrebbero minacciare la stabilità del     cambiamento.
  6. Ricaduta: sebbene non sempre     considerata una fase, la ricaduta è una realtà frequente in molti processi     di cambiamento. Quando una persona ritorna a vecchi comportamenti, non va     vista come un fallimento definitivo, ma come una parte di un ciclo di     apprendimento che può portare a un miglioramento continuo.

La difficoltà nel cambiare
Il cambiamento è un processo complesso che richiede tempo e impegno. Anche con buone intenzioni, molte persone si trovano ad affrontare ostacoli significativi lungo il cammino. La resistenza interna, che può manifestarsi come paura, dubbi o la percezione che il cambiamento sia troppo difficile, è una delle principali difficoltà. Cambiare abitudini, soprattutto quelle radicate nel tempo, richiede una forte motivazione e una grande energia mentale ed emotiva.
Inoltre, il cambiamento non è un evento istantaneo, ma un processo graduale. Spesso, le persone si sentono frustrate perché i risultati non sono immediati. È essenziale avere pazienza, pratica e costanza, e riconoscere che le ricadute fanno parte del processo.

Come può aiutare lo psicologo?
Lo psicologo svolge un ruolo fondamentale in ogni fase del cambiamento, offrendo supporto, motivazione e strategie per superare le difficoltà. L’intervista motivazionale (Motivational Interviewing), sviluppata da Miller e Rollnick, è un approccio terapeutico che si concentra sull’ascolto empatico e sul rafforzamento della motivazione intrinseca al cambiamento. Aiuta la persona a esplorare le proprie ambivalenze riguardo al cambiamento, riconoscere i benefici e ridurre la resistenza. Il modello di Prochaska e  Di Clemente invece sostiene l'idea che ogni fase richieda un tipo di intervento specifico, enfatizzando la progressione da una fase all'altra.
In ciascuna fase, lo psicologo può quindi intervenire in modo mirato:
  • Precontemplazione: l’obiettivo è aumentare la     consapevolezza del problema e stimolare la riflessione sulla necessità di     cambiamento, riducendo la difensività e incoraggiando l’esplorazione dei     vantaggi e svantaggi del comportamento attuale.
  • Contemplazione: lo psicologo aiuta a     esplorare i dubbi e le ambivalenze riguardo al cambiamento, attraverso un     ascolto attivo e un rafforzamento della motivazione.
  • Preparazione e Azione: in queste fasi, lo psicologo     supporta la pianificazione pratica dei passi da compiere, fornendo     strategie per affrontare gli ostacoli e stabilendo obiettivi chiari e     realizzabili.
  • Mantenimento: durante questa fase, lo     psicologo aiuta a monitorare il progresso, a rinforzare i successi e a     costruire abilità per gestire le difficoltà che potrebbero minacciare il     cambiamento.

Conclusioni
Le fasi del cambiamento, secondo il modello di Miller e Rollnick, offrono una guida utile per comprendere il processo di trasformazione personale. Ogni fase ha le sue sfide e opportunità, e il supporto psicologico può facilitare il percorso, aiutando a superare gli ostacoli e a rendere il cambiamento più duraturo. È fondamentale comprendere che il cambiamento è un processo che richiede tempo, pazienza e determinazione. Se ti riconosci in uno di questi momenti di cambiamento e ti senti bloccato, un psicologo può essere una risorsa preziosa per guidarti attraverso il processo. Non esitare a chiedere aiuto per intraprendere il cambiamento che desideri.

Bibliografia
-        Miller, W. R., & Rollnick, S. (2013). Motivational Interviewing: Helping People Change (3rd ed.). The Guilford Press.
-      Prochaska, J. O., & DiClemente, C. C. (1983). Stages and Processes of Self-Change of Smoking: Toward an Integrative Model of Change. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 51(3), 390–395.
-        Rollnick, S., & Miller, W. R. (1995). What is motivational interviewing? Behavioural and Cognitive Psychotherapy, 23(4), 325-334.
-        Hettema, J., Steele, J., & Miller, W. R. (2005). Motivational Interviewing. Annual Review of Clinical Psychology, 1, 91-111.



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